Pupi Avati presenta “Dante” alle studentesse e agli studenti del Liceo Artistico “Di Betto” di Perugia

“A scuola me lo hanno fatto odiare, penso che anche voi ragazzi non lo abbiate in simpatia viste le pagine da studiare, ma questo mia film su Dante ve lo farà conoscere meglio…”

 

Dopo “l’inferno” del Covid, con i ragazzi sprofondati nei faticosi “gironi” della DAD, delle mascherine, del distanziamento sociale e delle quarantene, gli studenti del Liceo Artistico “Bernardino Di Betto” tornano a rivedere le stelle. E Dante di Pupi Avati è la più luminosa, perché segna il ritorno alla normalità attraverso la visione di un film importante.

Martedì 25 settembre gli alunni delle classi terze del Liceo hanno raggiunto Il Nuovo Cinema Méliès, gestito dalla Cinegatti, per assistere alla proiezione del film Dante e non solo. A contorno della proiezione due magnifiche sorprese. Il film è stato preceduto da un video messaggio dello stesso regista che salutava i ragazzi della scuola e spiegava come da studente non avesse in simpatia il poeta fiorentino sostenendo di provare verso Dante Alighieri un senso di inadeguatezza, anche a causa della monumentalità che si faceva del personaggio senza mai raccontare la sua umana imperfezione. Il regista ha concluso la breve introduzione sostenendo di aver raccontato la storia di un uomo che è stato cacciato, esiliato, che non ha potuto godere dell’amore della sua vita; un uomo povero che è stato un soldato coraggioso e insieme un poeta immenso. Il film ricostruisce con precisione storica, letteraria e filologica la biografia di Dante, in questo il regista si è avvalso della consulenza dei prestigiosi docenti e dei centri di studi danteschi come la “Casa di Dante in Roma” e “Centro Pio Rajna – Centro di studi per la ricerca letteraria, linguistica e filologica”.

Alla fine della proiezione la seconda lieta sorpresa della mattinata. Il dibattito sul film, coordinato dal prof Andrea Fioravanti, ha visto come protagonista la direttrice di produzione, location manager e factotum del regista Cristina Bravini, che ha risposto a tutte le curiosità degli studenti. La discussione è iniziata dalle location, scelte tra i siti più suggestivi dell’Umbria, a partire da Foligno col trecentesco Palazzo Trinci, per giungere a Bevagna, che è tra i borghi medioevali più affascinanti e meglio conservati di tutta l’Umbria. La direttrice di produzione ha poi parlato delle scelte pittoriche e delle suggestioni artistiche che hanno ispirato il Maestro Pupi Avati, con la schietta ispirazione giottesca per alcuni bozzetti fino alla fusione tra pellicola e pittura in una scena che richiama l’affresco di Simone Martini. Più in generale, lo scenario è quello del Medioevo, sporco e luminoso al tempo stesso, ricostruito a opera d’arte e in cui i personaggi si muovono e agiscono come fossero dentro le immagini del tempo.

Da ultimo l’ospite ha raccontato alcuni curiosi aneddoti che hanno coinvolto cast e regista durante le riprese, a partire dal protagonista Sergio Castellitto fino ai due nuovi attori, il giovane Alessandro Sperduti nei panni di Dante e Carlotta Gamba in quelli di Beatrice.

Una mattinata dunque da ricordare per i ragazzi del Liceo, che si approcceranno ora allo studio del poeta toscano avendo negli occhi la fisicità del film di Pupi Avati.

 

Il prof. Andrea Fioravanti con Cristina Bravini