Linee guida e suggerimenti operativi per la Didattica Digitale Integrata

La didattica digitale integrata, soprattutto quando è utilizzata a distanza, non sostituisce la relazione educativa in presenza. Può essere un efficace strumento per implementare il lavoro fatto in classe o per operare in situazioni di emergenza (come quelle determinate dal Covid-19).

Le piattaforme di e-learning non dovrebbero essere utilizzate come un mero deposito di materiali (slide, pdf, video), lasciati al libero utilizzo degli studenti. Il docente dovrebbe sempre accompagnare il discente all’uso e alla rielaborazione critica di tali materiali, fornendo una preparazione al loro utilizzo, un supporto durante lo studio e un feedback al termine del processo. 

Aggiornamento (9 gennaio 2021): Alla luce dell’esperienza svolta nelle lezioni in modalità sincrona e asincrona, sono stati elaborati i chiarimenti operativi consultabili a questo link.

Aggiornamento (30 aprile 2020): L’articolo 87, comma 3 ter del Decreto “Cura Italia” dispone che la valutazione degli apprendimenti, periodica e finale, oggetto dell’attività didattica svolta a distanza nell’anno scolastico 2019/20, produce gli stessi effetti della valutazione in presenza. Si provvede di conseguenza ad aggiornare le linee guida seguenti.

Aggiornamento (7 agosto 2020): Linee Guida per la Didattica Digitale Integrata (D.M. 7 agosto 2020, n. 89, Adozione delle Linee guida sulla Didattica digitale integrata, di cui al Decreto del Ministro dell’Istruzione 26 giugno 2020, n. 39).

Linee guida (Liceo Artistico). Di seguito proponiamo un  modo di procedere che si è dimostrato efficace durante il lockdown (lasciando naturalmente ai docenti la necessaria autonomia). Si rimanda comunque a quanto previsto dal Regolamento di Istituto per la Didattica Digitale Integrata.

A) Videolezione: unità orarie da 45 minuti.

– Utilizzare Google Meet con tutta la classe. Presentando slide (fatte ad esempio con Google Presentazioni), condividendo materiali (video, link, immagini…) e ponendo questioni, si può efficacemente costruire una lezione partecipata. Gli studenti possono interagire col docente, sia via voce che via chat in tempo reale. Può essere utile registrare la lezione (con l’apposita funzione di Meet – che registra anche la chat -, oppure ricorrendo ad applicazioni che registrano lo schermo) e condividerla successivamente con la classe (tramite registro, Google Classroom o email, affinché possa essere utilizzata anche da chi non ha potuto partecipare in diretta (si ricorda che l’uso di tali registrazioni è esclusivamente interno in funzione didattica);

– per consentire agli studenti di partecipare, si può invitarli tramite email oppure fornendo loro il link di accesso. Un modo per comunicare con la classe è attraverso la relativa classe virtuale Google Classroom.

B) Prima e/o dopo la videolezione

– fornire agli studenti dei materiali preparatori, degli spunti di riflessione, delle esercitazioni (usando, ad esempio, Google Moduli o Google Documenti). Si possono facilmente integrare le videolezioni con le attività su Google Classroom, costruendo così un ambiente virtuale completo che può essere occasione di collaborazione, confronto, approfondimento e recupero durante tutto l’anno scolastico. Anche il registro elettronico (nella sezione Didattica – materiali e compiti) può essere un utile strumento di supporto.

C) Un aspetto molto importante è la programmazione, la trasparenza e la circolazione delle informazioni:

– per facilitare la comunicazione, si può attivare una classe virtuale utilizzando Google Classroom: si invitano gli insegnanti di sostegno della classe e, se lo si ritiene opportuno, altri docenti in ottica interdisciplinare; si invitano gli studenti utilizzando le rispettive email (meglio se istituzionali @studenti.iodibetto.edu.it) o si fornisce loro il Codice del Corso (tramite registro elettronico, ad esempio).

D) Quando e come fare una videolezione?

– le lezioni si possono svolgere durante l’orario di servizio o, in caso di lockdown o altre situazioni di emergenza, in base all’orario programmato dal Dirigente Scolastico. Nel caso di progetti, gruppi di alunni, attività extra-curricolari, le lezioni si possono svolgere anche nel pomeriggio.

evitare di programmare più di 20 ore settimanali di attività sincrone (videolezioni, ad esempio) per ciascuna classe.

– si può registrare la lezione. In tal caso, si raccomanda di dirlo chiaramente agli studenti e di comunicare quando parte la registrazione. Si può raccomandare, a chi lo desidera, di spegnere audio e video; la lezione registrata può essere messa a disposizione degli studenti tramite registro elettronico, Google Classroom o inviata per email. Si ricorda che l’uso di tali registrazioni è esclusivamente interno e per finalità didattiche;

– si può tenere una sorta di registro personale delle videolezioni, annotando gli alunni presenti ed eventuali osservazioni sulle interazioni dei presenti;

utilizzare la firma del registro elettronico selezionando l’opzione “Didattica a distanza”, segnando le presenze/assenze degli studenti e scrivendo l’argomento della lezione.

E) Si possono svolgere verifiche e/o interrogazioni con voto nella didattica a distanza?

– L’articolo 87, comma 3 ter del Decreto Cura Italia (30 aprile 2020) dispone che la valutazione degli apprendimenti, periodica e finale, oggetto dell’attività didattica svolta a distanza nell’anno scolastico 2019/20, produce gli stessi effetti della valutazione in presenza. Pertanto, ci si attiene a quanto previsto dalle sopra richiamate Linee Guida per la Didattica Digitale Integrata.

F) Si possono utilizzare altre applicazioni non comprese nella GSuite?

– il consiglio è di evitare altre applicazioni, per almeno due ragioni: 1) la Gsuite contiene già tutto quel che serve e, volendo, si possono aggiungere app specifiche dal proprio Drive; 2) i genitori e gli studenti nel modulo di iscrizione firmano una liberatoria per l’uso della GSuite e per creare l’account devono leggere la relativa informativa. Se si utilizzano altre app, soprattutto per le videolezioni, si dovrebbero far firmare liberatorie specifiche a parte.


Linee guida (Secondaria di Primo Grado). Di seguito proponiamo un  modo di procedere che si è dimostrato efficace durante il lockdown (lasciando naturalmente ai docenti la necessaria autonomia). Si rimanda comunque a quanto previsto dal Regolamento di Istituto per la Didattica Digitale Integrata.

Si comunica che a partire da martedì 24 marzo p.v. relativamente alla Didattica a Distanza, la scuola secondaria di I grado attiverà le seguenti modalità operative:

  • Prosecuzione dell’uso di Google Classroom per la condivisione dei materiali didattici e attività;
  • Aggiornamento del Registro Elettronico – sezione Agenda – per la registrazione dei compiti nelle giornate di LUNEDI’, MERCOLEDI’, VENERDI’
  • Incontri in videoconferenza di 45’ tramite Google Meet tra docente e alunni, secondo un calendario allegato alla presente circolare.

In merito a questo ultimo punto si precisa che, per questa prima settimana, gli incontri saranno uno per docente per ogni classe, indipendentemente dalla materia insegnata, dai primi di Aprile e fino al rientro a scuola gli incontri saranno proporzionali al monte ore delle singole materie in base a questa corrispondenza:

Orario di cattedra Incontri a settimana
2h 1
3/4h 2
6h 3

Gli incontri saranno gestiti dai docenti che programmeranno la riunione e inseriranno sul Registro Elettronico (o su Classroom) il codice della riunione o inviteranno gli alunni attraverso la mail fornita per Google Classroom. Lo spazio a disposizione del docente potrà essere utilizzato per lezione/spiegazione, correzione compiti, confronti con gli alunni, nell’intento di mantenere con i ragazzi un rapporto che superi la mera assegnazione di compiti o il deposito di materiali (slide, pdf, video),lasciati al libero utilizzo. Si ricorda che il docente dovrebbe sempre accompagnare gli alunni alla rielaborazione critica dei materiali, fornendo una preparazione, un supporto durante lo studio e un feedback al termine del processo.


Si suggerisce di consultare il sito predisposto dal Ministero dell’Istruzione sulla didattica a distanza: https://www.istruzione.it/coronavirus/didattica-a-distanza.html

Recentemente, alcune aziende private hanno aderito al programma “Solidarietà digitale”, che si consiglia di visionare.

Si raccomanda di seguire le indicazioni di cui alla nota Miur 0279 del 08-03-2020, in particolare laddove specifica:

Si confermano le disposizioni impartite dalla Nota 06marzo 2020, n. 278. Il protrarsi della situazione comporta la necessità di attivare la didattica a distanza, al fine di tutelare il diritto costituzionalmente garantito all’istruzione. Le strutture del Ministero sono a disposizione per il necessario aiuto. Le istituzioni scolastiche e i loro docenti stanno intraprendendo una varietà di iniziative, che vanno dalla mera trasmissione di materiali (da abbandonarsi progressivamente, in quanto non assimilabile alla didattica a distanza), alla registrazione delle lezioni, all’utilizzo di piattaforme per la didattica a distanza, presso l’istituzione scolastica, presso il domicilio o altre strutture. Ogni iniziativa che favorisca il più possibile la continuità nell’azione didattica è, di per sé, utile. Si consiglia comunque di evitare, soprattutto nella scuola primaria, la mera trasmissione di compiti ed esercitazioni, quando non accompagnata da una qualche forma di azione didattica o anche semplicemente di contatto a distanza. Va, peraltro, esercitata una necessaria attività di programmazione, al fine di evitare sovrapposizioni tra l’erogazione a distanza, nella forma delle “classi virtuali”, tra le diverse discipline ed evitare sovrapposizioni. Va infatti rilevato (e ciò vale anche per i servizi all’infanzia) come i nostri bambini e le nostre bambine patiscano abitudini di vita stravolte e l’assenza della dimensione comunitaria e relazionale del gruppo classe. Anche le più semplici forme di contatto sono da raccomandare vivamente. E ciò riguarda l’intero gruppo classe, la cui dimensione inclusiva va, per quanto possibile mantenuta, anche con riguardo agli alunni con Bisogni educativi speciali. Alcuni docenti e dirigenti scolastici hanno posto il problema della valutazione degli apprendimenti e di verifica delle presenze. A seconda delle piattaforme utilizzate, vi è una varietà di strumenti a disposizione. Si ricorda, peraltro che la normativa vigente (Dpr 122/2009, D.lgs 62/2017), al di là dei momenti formalizzati relativi agli scrutini e agli esami di Stato, lascia la dimensione docimologica ai docenti, senza istruire particolari protocolli che sono più fonte di tradizione che normativa.