Un liceo in questura

Un liceo in Questura

Prof.ssa Elena Bongini

Il Commissario Capo della Questura di Perugia, Roberto Conti, è venuto nella mattina del 13 settembre presso il Liceo artistico B. di Betto con la sua squadra a ritirare una serie di opere commissionate al Liceo il passato anno scolastico.
E’ stato accolto dalla Preside, prof. Emanuela Palmieri, dal referente per i contatti e dai docenti prof. Fortunelli e Sisani, le docenti che hanno seguito la progettazione e la realizzazione degli elaborati.
Le opere, alle quali ha lavorato l’ex classe IV A, attuale quinto, nel laboratorio di Arti figurative bidimensionali discipline pittoriche e laboratorio della figurazione pittorica, sono state presentate e spiegate dagli stessi allievi; si tratta di una serie di moderni “teleri” in stampa digitale su tessuto scaturiti dal Progetto ideato e guidato dal titolo “Carte topografiche del territorio umbro evocatrici del presente tra passato e futuro”.
Il progetto ha preso ispirazione dall’opera artistica del giovane artista gallese Ed Faiburn, un illustratore che realizza prevalentemente ritratti utilizzando come supporto antiche carte geografiche seguendone il filo delle curve di livello o delle strade e delineando volti umani che si stagliano sui vecchi percorsi ferroviari, stradali, geologici.

3I ragazzi hanno lavorato su carte topografiche di territori umbri (il “passato”), divenute basi per la creazione di una composizione di elementi quali un bordo, un monumento architettonico, pittorico, (il “presente”), inserendoci una o più opere di artisti più o meno conosciuti, a cui l’Umbria ha dato i natali; fra gli artisti consigliati dai docenti e le cui opere sono presenti nei lavori, ricordiamo Pietro di Cristoforo Vannucci detto il Perugino o “il divin pittore”, nato a Città della Pieve nel 1446 di cui fra l’altro quest’anno ricorre il cinquecentenario della morte; Leoncillo Leonardi scultore ceramista e poeta nato nel 1915 a Spoleto; Gerardo Dottori, pittore della corrente futurista, firmatario del manifesto dell’aeropittura, nato a Perugia nel 1884; Giuseppe Frenguelli, nato a Perugia nel 1856 di cui troviamo bellissimi marmi di toni liberty nel cimitero monumentale di Perugia. Ma nei lavori troviamo anche la poetessa Maria Alinda Brunacci Brunamonti, la Beata Angela da Foligno, l’arco di Agostino di Duccio, il duomo di Orvieto e il tessuto umbro: quest’ultimo di fondamentale importanza al punto che ne “L’ultima cena” di Leonardo troviamo affrescata una tovaglia di fattura umbra che attesta l’eccellenza di questa produzione fra il ‘400 e il‘500, e che ancora oggi è in produzione presso il laboratorio artigiano Brozzetti.

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I giovani artisti hanno illustrato ai funzionari della Questura le loro opere: Sophie Margaritelli ha scelto la rappresentazione di una carta di Deruta, dove vive e dove i suoi genitori operano nel settore della ceramica, rappresentando un piatto che le famiglie nobili erano usi commissionare come dono di buono auspicio; Marco Rossi sulla carta di Perugia ha realizzato l’oratorio di San Bernardino, l’arco di Duccio in Borgo XX Giugno e un bassorilievo della Madonna con gli angeli situato all’esterno della Cattedrale di San Lorenzo. Diego Formica sulla cartografia di Perugia ha inserito il tempietto di Sant’Angelo della Pace in piazza delle Prome, il tessuto umbro e una ceramica di Leoncillo Leonardi. Laura Carrettucci Caratucci ha dipinto sulla carta topografica un leone e un grifo simbolo di Perugia, e la statua dell’Angelo del silenzio del Frenguelli sito nel nostro cimitero monumentale. Giulia Angelica Belardinelli ha scelto una carta centrata nei luoghi del lago Trasimeno utilizzando la tecnica aerea del Dottori per rappresentare i vari borghi nelle vicinanze del lago. John Allen Cornejo, lavorando su una pittura in monocromia, ha raffigurato lastatua della poetessa Brunamonti posta nel cimitero monumentale e il bastione rinascimentale che sorregge la via Bonacci Brunamonti. Ginevra Bissola ha lavorato su una cartina della città di Foligno dipingendovi la Beata Angela e l’arco che introduce nella città. Elisabetta Emilia Orban ha scelto una carta topografica di Corciano e con una pittura in monocromia ha rappresentato la Chiesa di Santa Maria Assunta e la Madonna del Perugino. Giada Piroloseti ha lavorato su Città di Castello, raffigurando palazzo Albizzini e la collezione Burri. Cristina Qoku ha dipinto la figura della Maddalena. Rebecca Maccioni ha rappresentato sulla carta di San Nicolò di Celle la Parrocchia di San Nicolò e una ceramica. Tommaso Brufani ha rappresentato il Civico cimitero Monumentale, la tomba Cutu, Palazzo Brufani e uno scorcio della città.

2Nel prendere in consegna le opere, il Commissario, che si è definito un amante dell’arte e un autodidatta nella pittura, ha espresso ai ragazzi l’augurio di poter sempre inseguire i propri sogni.
Ha infine aggiunto che le opere verranno collocate in luoghi fruibili al pubblico, e che quindi saranno ammirate da parecchia gente.